Motivazioni sentenza Sandri: offesa onestà intellettuale e intelligenza umana. Stampa
Venerdì 11 Settembre 2009 15:12

Giorgio Sandri: “La corte ha riconosciuto la volontarietà del movente, ma non l’ha condannato!

 

E’ profondamente sdegnato Giorgio Sandri dalla lettura della sentenza della Corte d’Assise del Tribunale di Arezzo che ha condannato per omicidio colposo con colpa cosciente l’agente della Polizia Luigi Spaccarotella, omicida di Gabriele: “Dalle motivazioni apprendo che il giudice ha riconosciuto la volontarietà dell’atto che è costato la vita a mio figlio, ovvero sparare con l’arma d’ordinanza da una parte all’altra dell’Autostrada del Sole, così come correttamente aveva ricostruito il Pubblico Ministero a fronte anche di numerose perizie e delle testimonianze super partes. Poi però, l’effetto provocato da quest’atto volontario, è invece stato giudicato come colposo, con colpa cosciente. E’ un confine sottile dall’omicidio volontario con dolo eventuale che invece è evidente. Improvvisamente i testi sono diventati non più determinanti: addirittura troppo lontani dalla scena del delitto, quando invece avevano detto la stessa cosa. Questo è bastato per arrivare a dire che la volontarietà non era “adeguatamente e sufficientemente provata”. Così si offende l’onestà intellettuale e l’intelligenza di milioni di italiani. Adesso mi aspetto che su questa sentenza si pronuncino tutti quelli che avevano detto che bisognava aspettare le motivazioni. Ora ci sono: ma ancora non ho sentito nessuno pronunciarsi su questa sentenza che mi fa sentire sempre meno cittadino di questa Repubblica. Ricorreremo in appello, a Firenze sarà un altro tribunale: mi aspetto quella giustizia giusta dovuta a mio figlio e a tutta la collettività. Questa sentenza ha del ridicolo!”

Ultimo aggiornamento ( Mercoledì 16 Settembre 2009 02:54 )