SAN SIRO diventa Stadio SANDRI Stampa
Domenica 03 Maggio 2009 15:29

Corriere dello Sport

La SORPRESA : Una coreografia emozionante: I tifosi dell'Inter rendono onore a Gabriele.

UN RICORDO COMMOVENTE L’imponente striscione che i tifosi dell’Inter hanno dedicato alla memoria di Gabriele Sandri, ucciso proprio mentre stava andando ad assistere a Inter-Lazio 

 

SAN SIRO diventa Stadio SANDRI


MILANO - Tutta la Curva. Tutto S.Siro:

«Gabriele sarai sempre con noi
». La Cur­va Nord Inter per una volta bianca e ce­leste Lazio. Il nome Gabriele è gigante­sco, copre tutto il settore, e l’urlo riecheg­gia per minuti nello stadio: “ Gabriele uno di noiiiiii, Gabriele uno di noiiiii”. Una coreografia così non s’era mai vista, ogni interista collabora con un pezzo di stoffa per formare il puzzle con dedica. Il colpo d’occhio emoziona. E prim’ancora c’era scritto: “ C’è chi fa finta di non ricorda­re... E c’è chi fa di tutto per non dimenti­care. Sarai sempre con noi”. Gabriele, per non dimenticarti. S.Siro unito e ge­mellato nel doppio striscione extralarge, bianco e celeste, appeso nella Nord ed esposto prima del fischio d’inizio.
GLI EVENTI -
Per non dimenticare Gabbo. Questa Inter-Lazio è stata vissuta così, un anno e mezzo dopo la sua morte. Dall’11 novembre 2007 al 2 maggio 2009. E’ pas­sato tanto tempo ma gli occhi sono anco­ra gonfi e i cori rimbalzano nell’aria come in quella domenica maledetta: « Giustizia
per Gabrieleeee, per Gabrieleee
». Il tifo interista ha reso onore a Gabriele e a suo fratello Cristiano, giunto a S.Siro per pre­sentare il libro che ricorda il dramma (poi è andato via, non ha avuto la forza di vedere la partita). Ore 17.45, fuori dallo stadio c’è un primo striscione-messaggio: “ La Curva Nord saluta Cristiano Sandri. In ricordo di Gabriele”. Cinquecento per­sone ad abbracciare Cristiano, a fargli sentire calore, a riempirlo di regali. In­ter- Lazio sarebbe diventata la partita di Gabbo. Ma lui quell’11 novembre non po­teva saperlo. S’era messo in viaggio da Roma per raggiungere Milano. Trovò la morte. Inter-Lazio non si giocò, i tifosi si trovarono a vivere la tragedia uniti nei cori e nei cortei. Immagini che sarebbe­ro diventate pagine da libro.
LA PRESENTAZIONE
- Per non dimentica­re Gabriele, prima e durante Inter-Lazio. L’anteprima è scattata alle 18.45 all’in­terno di S. Siro, dentro i locali dell’In­ter& Milan Museum. Presenti le delega­zioni delle tifoserie storicamente gemel-l­ate, presente il fratello di Gabbo insieme a Maurizio Martucci, l’autore del volume “ 11 novembre 2007, l’uccisione di Ga­briele Sandri, una giornata buia della Re­pubblica”. L’opera è stata ripresentata nell’imminenza della sfida, un segnale al­tamente simbolico. Cristiano Sandri ha ringraziato per l’accoglienza: «Ringrazio tutti i ragazzi delle curve d’Italia e quel­li dell’Inter per questa accoglienza unica. La decisione di scrivere il libro nacque pochi giorni dopo la morte di Gabriele, furono dette troppe falsità. Tutti sapeva­no tutto già 15 minuti dopo quello sparo. E un ragazzo ucciso in autostrada non c’entra con la violenza nel calcio» . Un li­bro venduto in tutta Italia, un libro-veri­tà che l’Italia la sta girando in varie tap­pe (dopo S.Siro ieri sera è stata la volta di Biella). E il processo va avanti, mercole­dì ci sarà una nuova udienza: sarà la vol­ta del medico legale della famiglia San­dri. Poi la Corte si riunirà per la discus­sione (la sentenza dovrebbe arrivare en­tro l’estate). La memoria di Gabriele è vi­va. E’ nei cori intonati, è nei messaggi de­gli stadi, è nelle pagine che non si cancellano, è nel cuore di chi le legge.
d.r.

 


 

Ultimo aggiornamento ( Lunedì 04 Maggio 2009 11:03 )