*Articolo scritto sul Match Program del 1°Memorial Gabriele Sandri dagli Amici di Gabriele
Ma cos' è davvero un ricordo? E' la nostalgia di un momento trascorso o la costante idea di riviverlo? Come una fotografia, non racconta mai le sensazioni vissute nel momento in cui e' stata scattata anzi, spesso patetica replica di un attimo che non si ripete. La stessa fotografia ci predispone agli umori del momento in cui l' immagine si creava, e quel posto, quei volti, tornano in movimento dentro chi la osserva.
Sono passati tre anni e mezzo, ho spesso l' illusione data dalle infinite fotografie che ho in mente di Gabri. Lui in queste immagini, continua ad essere in movimento, non riesco a pensare ad un solo istante di lui ove non sia in movimento anzi, forse la effettiva dimensione che ho di Gabri è proprio il movimento.
Non Gabbo, ne Gabriele di Balduina. Già, perché qui a Roma, la nostra città, tutti hanno un soprannome, se non tutto, un qualcosa che serve ad identificarti meglio, e c'è quasi sempre un motivo, quasi sempre.
Ci nutrivamo di noi stessi, dei nostri momenti insieme. Sinceramente più volte ci siamo chiesti realmente come potesse essere possibile una simile convergenza di idee, un simile equilibrio nel condividere, ed un godimento nell' essere divertiti e spensierati all' unisono. La sensazione è strana, e ci frullava come se fossimo ciascuno un organo, od un muscolo, od una vertebra che sorreggeva il tutto.
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