COMUNICATO STAMPA Stampa
Sabato 01 Maggio 2010 15:03

 

 

“E' la partita di Gabriele: sarò all'Olimpico per
abbracciare tifosi laziali e interisti”

Giorgio Sandri assisterà alla
gara. E critica l'ultima intervista di Spaccarotella:

“Mente
spudoratamente! E non chiamiamolo più poliziotto”

Il volto Gabbo sul
maxi-schermo dello stadio dove si canterà la sua nuova canzone

 

 

Avrebbe voluto vedere Inter-Lazio ma sono passati quasi 2 anni e mezzo da quando  Gabriele Sandri uscì di casa per non far più ritorno, colpa una pallottola omicida. Era l'11 Novembre 2007 e da allora, quando si incontrano nerazzurri e biancocelesti, i tifosi fanno di Lazio-Inter la sua partita.

“Ho avuto l'abbonamento all'Olimpico per circa 30 anni e per seguire la Lazio ho fatto anche diverse trasferte. Ma da quella maledetta domenica del 2007 vado allo stadio solo per ricordare mio figlio, andando tra i suoi amici” - afferma Giorgio Sandri - “Domenica sera assisterò a Lazio-Inter che ormai è diventata la partita di Gabriele. Saluterò i tifosi dell'Inter che recentemente mi hanno ospitato a Milano nella curva di San Siro, dove gli dedicarono una splendida scenografia. E ovviamente saluterò anche i tifosi laziali che sotto al tabellone luminoso espongono lo striscione Curva Nord Gabriele Sandri e in Tevere portano la scritta Gabriele sempre nei nostri cuori!”

Giorgio Sandri prima della partita ringrazierà la gente interista del settore ospiti, mentre nell'intervallo abbraccerà idealmente tutto il popolo laziale fermandosi a ridosso della Curva Nord. Con lui ci sarà pure lo scrittore Maurizio Martucci, esperto di comunicazione e autore del libro inchiesta sul delitto di Gabbo, che ha voluto commentare così le dichiarazioni rilasciate domenica a Rete 4 nella trasmissione Quarto Grado dall'agente Luigi Spaccarotella: “L'omicida di Gabriele ha fornito la sua sesta versione dei fatti, dicendo di aver estratto la pistola mentre correva solo per evitare che cadendogli in terra avrebbe dovuto risarcire il Ministero dell'Interno – dice Martucci – Queste sue affermazioni, rinnovate di volta in volta nei contenuti e contraddittorie tra loro, hanno lo scopo di disorientare e confondere l'opinione pubblica. E' come una destabilizzazione isterica volta a stabilizzare il caos, sostituendo la realtà reale di Badia Al Pino con una realtà mediatica incomprensibile e fumosa. E' un'operazione di informazione degenerativa.”

“L'ultima intervista di quell'individuo – prosegue Giorgio Sandri – è stato un concentrato di menzogne. Mente spudoratamente! Neanche lo chiamerei più poliziotto, perché ora è sospeso dal servizio e poi i primi ad indignarsi per quello che ha fatto e per quello che ancora continua a ripetere sono proprio gli onesti agenti di Polizia, quelli che operano nel rispetto delle regole. Per difendersi in processo sostenne la tesi di di una patologia di cui sarebbe affetto, cioè un'asma bronchiale, legandola alla causa per cui sparò da una parte all'altra dell'autostrada. E invece... avete sentito? Ogni volta che si lascia intervistare non tossisce. Lo fece ripetutamente solo in aula ad Arezzo davanti ai giudici. Altro che asma! Sta prendendo in giro tutti in modo ridicolo. Tutto ciò è vergognoso. Sta giocando sulla pelle delle persone, perché il mio Gabriele non c'è più e sua madre entra ed esce dalle cliniche per curarsi una preoccupante depressione...”

Lazio-Inter è la partita di Gabbo: domenica sera sul maxi-schermo dello Stadio Olimpico comparirà il suo volto, mentre dagli altoparlanti suoneranno le note della canzone scritta per ricordare il giovane Dj romano. Nata dalle parole di una lettera scritta da sua mamma Daniela, il brano è interpretato dal gruppo musicale torinese degli Statuto e fa parte dell'ultimo album “E' già domenica”. I proventi della canzone andranno alla costituenda Fondazione Gabriele Sandri.

gabrielesandri.it

Ultimo aggiornamento ( Giovedì 06 Maggio 2010 11:52 )