Dedicata a Gabriele Sandri la piazza davanti al Black sun Stampa
Giovedì 17 Luglio 2008 14:06

PORTOROTONDO - Difficile che un fatto di cronaca trovi spazio nella toponomastica di un luogo di villeggiatura. Ma le cose cambiano se si tratta di Gabriele Sandri, un giovane che con la sua musica ha fatto divertire migliaia di ragazzi a Porto Rotondo. E che una mattina di novembre, mentre andava a seguire la sua Lazio, è stato ucciso dallo sparo di un poliziotto in un autogrill ad Arezzo.

Un fatto che ha sconvolto l’intero paese, che ha portato allo stop dei campionati e che nessuno vuole dimenticare. Gli amici per primi. Che con l’avvicinarsi dell’estate hanno deciso di fargli un omaggio qui, nella sua Porto Rotondo in cui era arrivato nel 2002 e non l’aveva più voluta abbandonare. «Era il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via», ricorda Claudio Panadisi, uno dei suoi più cari amici. Proprio per questo motivo sabato prossimo alle 16 a Porto Rotondo sarà inaugurato piazzale Gabriele Sandri. Non è una vera e propria piazza, ma si tratta del parcheggio del Black Sun, una delle discoteche in cui dj Gabbo (così si faceva chiamare) aveva animato l’estate.



L’idea è venuta a Flavio Bernardo, titolare dell’Heaven, locale in cui nel 2002 Sandri aveva esordito in Sardegna, ma soprattutto suo grande amico. «Ho riflettuto molto su quale potesse essere il modo migliore per ricordarlo - racconta Bernardo - e mi è venuto in mente proprio quello spiazzo in cui si parcheggiano le auto. Ne ho parlato con i proprietari del locale e mi hanno dato subito l’ok». Alla cerimonia di sabato parteciperanno anche Giorgio e Cristiano Sandri, il padre e il fratello della vittima di quell’assurda domenica di novembre. Ma saranno presenti anche numerosi amici di Gabriele, compresi quelli, e non sono pochi, che aveva da anni qui in Sardegna. Anche perché non c’era discoteca di Porto Rotondo in cui non avesse suonato. La sua prima volta fu nel 2002 all’Heaven, l’anno successivo si trasferì al Country Club, mentre nel 2004 e 2005 passò allo Sky (lo stesso che oggi si chiama Black Sun). Negli ultimi due anni ancora all’Heaven, ma l’estate scorsa per un periodo si esibì anche all’M-Club. Insomma, un re della notte di Porto Rotondo. Che oggi gli fa quell’omaggio che mai avrebbe voluto fargli.

tratto da : La nuova Sardegna MARTEDÌ, 06 MAGGIO 2008 di Alessandro Pirina

 

Ultimo aggiornamento ( Venerdì 08 Agosto 2008 06:40 )